IL TRADITORE

di Marco Bellocchio

FILM DELLA CRITICA
MAGGIO 2019

Motivazione: Nel mettere in scena il "tradimento" di Tommaso Buscetta, Marco Bellocchio riscrive la grande tradizione del cinema civile italiano. Immergendosi nella psiche di un personaggio apparentemente lontanissimo dal suo lavoro, il regista crea un cortocircuito fra desiderio e realtà, obbedienza e rivolta, con un film lirico ed espressionista, caratterizzato da invenzioni formali visionarie, in grado di trasformare le tappe della via crucis del maxiprocesso in un grottesco teatro dei pupi. Bellocchio si conferma il più avventuroso e giovane dei cineasti italiani, firmando un film libero e generoso. 

NASTRI D'ARGENTO 2019

- MIGLIOR FILM
- MIGLIOR REGIA
- MIGLIOR ATTORE
- MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
- MIGLIOR SCENEGGIATURA
- MIGLIOR COLONNA SONORA
- MIGLIOR MONTAGGIO

GLOBI D'ORO 2019

- MIGLIOR FILM
- MIGLIOR COLONNA SONORA

GENERE: Drammatico
ANNO: 2019     PAESE: Italia     DURATA: 148 Min
REGIA: Marco Bellocchio
ATTORI: Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio, Fausto Russo Alesi, Giovanni Calcagno, Bruno Cariello, Nicola Calì, Alberto Storti, Vincenzo Pirrotta, Goffredo Bruno, Gabriele Cicirello, Paride Cicirello, Alessio Praticò, Elia Schilton, Pier Giorgio Bellocchio, Antonio Orlando, Rosario Palazzolo, Ada Nisticò, Federica Butera, Filippo Parisi

Un film di vendette e tradimenti su Tommaso Buscetta, "boss dei due mondi". La storia inizia con il carismatico personaggio di Cosa Nostra braccato in Brasile dai "corleonesi" di Riina e passa attraverso l'amicizia con il giudice Giovanni Falcone e la testimonianza al maxiprocesso che mise in ginocchio l'organizzazione mafiosa per concludersi, dopo le accuse al processo Andreotti, con la sua scomparsa nel 2000 a Miami, dove Buscetta morì per malattia e non per mano della mafia.

Note di regia: "Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore. Il traditore potrebbe essere il titolo del film. Ma in verità chi ha veramente tradito i principi 'sacri' di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un'infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all'ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù."

Sinossi da cinematografo.it

VIDEO-SCHEDA DEL FILM
da ACEC - Sale della Comunità