TEMPI MODERNI

di Charlie Chaplin

NUOVA VERSIONE RESTAURATA
ORARI: mercoledì 1 maggio ore 21.00
BIGLIETTO: € 5,00 

ORARI: giovedì 2 maggio ore 18.30
BIGLIETTO: € 4,00 

Restaurato da Cineteca di Bologna

presso il laboratorio L'Immagine ritrovata in collaborazione con Criterion Collection. 

Il film viene presentato con le musiche originali composte da Charlie Chaplin, eseguite
dall'Orchestra NDR Radiophilharmonie
diretta da Timothy Brock e registrate nel 2006

vedi https://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/tempi-moderni

"TEMPI MODERNI" RACCONTATO
DA GIUSEPPE TORNATORE

GENERE: Commedia, sentimentale
ANNO: 1936     PAESE: USA     DURATA: 85 Min
REGIA: Charlie Chaplin
ATTORI: Dick Alexander, Henry Bergman, Stanley Blystone, Chester Conklin, Heinie Conklin, Allan Garcia, Paulette Goddard, Lloyd Ingraham, Walter James, Edward Kimball, Wilfred Lucas, Hank Mann, Mira McKinney, Cecil Reynolds, John Rand, Stanley Sanford, Sam Stein, Juana Sutton, Jack Low, Luis Natheaux, Charlie Chaplin

Charlot, operaio in un grande complesso industriale, estenuato dal ritmo frenetico di lavoro, perde la ragione. Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso qualche tempo dopo per finire però quasi subito in prigione, a causa di una manifestazione di operai nella quale si ritrova casualmente coinvolto. Durante la detenzione, egli concorre, inconsapevole, a sventare una rivolta di detenuti; ciò gli frutta l'immediata scarcerazione. Una volta libero, riprende la sua dura lotta per sopravvivere: gli è di conforto l' amicizia di una giovane orfana, con cui divide fraternamente la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a procurarsi. Quando la ragazza trova lavoro in un cabaret e riesce a far assumere anche Charlot, ai due derelitti sembra schiudersi la prospettiva di un futuro migliore. La polizia, venuta a cercare la ragazza per ricondurla all'orfanotrofio, li costringe però a fuggire dalla città per cercare altrove un po' di tranquillità.

Sinossi da cinematografo.it

Tempi moderni è uno dei vertici dell'arte di Chaplin e sintesi perfetta del suo umanesimo. A più di ottant'anni dalla sua uscita, un film insuperabile per felicità delle invenzioni comiche, rigore stilistico e profondità del pensiero sociale. È l'ultima apparizione di Chaplin nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario. Un film (quasi) muto girato in epoca pienamente sonora, con uso magistrale degli effetti e delle musiche; un grande film sulla dannazione della modernità, sul fascino ambiguo della meccanizzazione, sullo sfruttamento sociale alla base dell'etica capitalista. Uscì nel 1936 ricevendo accoglienza controversa: trionfo in Francia e Inghilterra, freddezza negli Stati Uniti, censura per comunismo nella Germania nazista. Negli anni, il favore del pubblico di tutto il mondo e la fama critica ne hanno fatto uno dei film-faro della storia del cinema.