NUOVO CINEMA PARADISO

di Giuseppe Tornatore

PROSSIMAMENTE

GENERE: Drammatico
ANNO: 1988     PAESE: Francia, Italia     DURATA: 123 min. (versione standard) - 176 min. (versione director's cut) 
REGIA: Giuseppe Tornatore
ATTORI: Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin, Leo Gullotta, Leopoldo Trieste, Agnese Nano, Pupella Maggio, Marco Leonardi, Antonella Attili, Brigitte Fossey, Enzo Cannavale, Isa Danieli, Tano Cimarosa, Nicola Di Pinto

Due anni dopo la fine della II Guerra Mondiale a Ciancaldo, un paese siciliano, il cinema è l'unico divertimento. Davanti a una platea chiassosa, ma anche emotiva, il "parroco-gestore" fa passare sullo schermo celebri film americani e italiani, dopo adeguati tagli di cui si occupa l'anziano Alfredo, il proiezionista, che inizia ai misteri della macchina da proiezione Salvatore, un ragazzino di dieci anni figlio di un disperso in Russia e fanatico frequentatore del cinema. Quando la cabina si incendia perché Alfredo ha voluto proiettare anche in piazza un film comico, Salvatore, dopo aver salvato Alfredo, che per le ustioni al volto rimarrà cieco, prende il suo posto nel rinnovato Cinema Paradiso. Ormai adolescente si innamora di Elena, una ragazza benestante. Chiamato alle armi dopo aver chiesto invano un appuntamento a Elena per salutarla prima di partire, non riceverà nemmeno risposta alle numerose lettere che le invia, regolarmente respinte in caserma. Dopo il servizio militare Salvatore non torna più a Ciancaldo poiché Alfredo gli ha detto che il suo avvenire è altrove e dal paese molti sono emigrati in Germania per lavorare. Passano trent'anni: a Salvatore, diventato un affermato regista, la madre comunica che Alfredo è morto. Tornato al paese trova tutto cambiato e il "Nuovo Cinema Paradiso" ormai fatiscente viene demolito. Salvatore rivede Elena, sposata con figli, ma la loro storia non potrà ricominciare, anche se Elena è rimasta l'unico amore della sua vita. Così Salvatore torna a Roma con tanti rimpianti e ricordi e anche con una "pizza" di pellicola che Alfredo ha lasciato per lui: dentro ci sono gli spezzoni che il "prete-gestore" tagliava a suo tempo. La proiezione di quei reperti costituisce per Salvatore il simbolo dell'immortalità del cinema, nonostante la crisi che attualmente lo travaglia.

Sinossi da cinematografo.it

PREMIO OSCAR 1990
MIGLIOR FILM STRANIERO

FESTIVAL DI CANNES 1989
GRAN PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

DAVID DI DONATELLO 1989
MIGLIOR MUSICA

GOLDEN GLOBE 1990
MIGLIOR FILM STRANIERO